Vino dal nome prestigioso, la leggenda narra che Dio pianse nel ritrovare nel golfo di Napoli un lembo di cielo sottratto da Lucifero e, ove le sue lacrime caddero, nacque la vite del Lacryma Christi. Considerata la natura straordinaria del territorio, ricchissimo di cenere frammista a lava e lapilli, tra cui a fatica si inerpica la vite, non è possibile ignorare tanta forza della natura nell’espressione di aromi e sapori.
Vista
Giallo paglierino
Olfatto
Sentori di frutti maturi, pesca gialla, aroma tipico di liquirizia e sentori minerali
Gusto
In bocca è equilibrato, con sensazioni di frutta fuse perfettamente con le note minerali.
Si presenta al calice di un bel giallo paglierino luminoso.
Olfatto
All’olfattiva lascia percepire note floreali di acacia e di biancospino, seguite da toni fruttati di pera e di ananas. Rimandi agrumati al pompelmo completano il quadro al naso.
Gusto
La bevuta è fresca ma equilibrata allo stesso tempo, di buona lunghezza.
Intenso e profondo il giallo paglierino al calice.
Olfatto
Il bouquet olfattivo è ampio e gradevole, caratterizzato da ricordi di pesca, di albicocca e di agrumi, poi accompagnati da sfumature minerali, ammandorlate e aromatiche.
Gusto
Il palato è fragrante e fruttato come il naso, corposo, sapido e persistente.
Al naso esprime tutta la tipicità varietale grazie ad un profilo olfattivo che spazia dai fiori freschi di camomilla alla frutta appena colta ed al cedro candito.
Gusto
In bocca ecco fare capolino tutta l’eleganza del Fiano di Avellino grazie ad una morbidezza perfettamente bilanciata da una freschezza ed una mineralità vive. Un assaggio meraviglioso, che chiude con un finale di rara persistenza.
Al naso esprime tutta la tipicità varietale grazie ad un profilo olfattivo che spazia dalla prugna alla pera, sentori impreziositi da toni balsamici che ricordano la mentuccia.
Gusto
In bocca si percepisce immediatamente la spalla acida e la spiccata mineralità tipica del territorio affiancate ad un corpo mai scontato. Grande anche il finale, lungo ed appagante.